Sito sottoposto a tutela dall'Unesco e dall'Agenzia Locale per la Tutela dei Beni Culturali
Il Concept alla base della progettazione del museo intercontinentale della schiavitù si basa sul percorso di speranza e di aspettative per la nuova generazione, con un chiaro messaggio di rifiuto del razzismo e di promozione della giustizia sociale. Il museo offrirà alla popolazione l’opportunità di studiare la schiavitù insieme ad altre forme contemporanee di abuso dei diritti umani.
Lo scopo del museo è dare maggiore visibilità alla schiavitù e alla tratta degli schiavi avvenuta nell’Oceano Indiano, facendo conoscere la storia degli schiavi e sottolineando il contributo della diaspora africana allo sviluppo mondiale.
L’edificio in cui verrà sviluppato il museo fa parte dell’Ex Ospedale Militare, che è uno degli edifici più antichi dell’isola ed è molto significativo per la storia della schiavitù, poiché fu costruito proprio dagli schiavi nel 1740.
L’ospedale è classificato come patrimonio nazionale e si sviluppa su un’area di 6.300 m2 (Aapravasi Ghat) riconosciuta patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Poiché l’edificio è tutelato Il progetto prevede esclusivamente piccole modifiche interne (demolizione e nuova realizzazione in cartongesso di setti divisori), la rimozione delle superfetazioni (modifiche delle aperture, alterazione del rapporto pieni-vuoti, demolizioni parti in cemento) e il restauro di tutti gli elementi architettonici presenti in facciata originali o comunque tradizionali.